La ventiquattresima edizione del Festival internazionale di narrazione di Arzo, “Inarrestabile è la notte”, si è conclusa con grande partecipazione ed entusiasmo. Il festival serale ha animato i luoghi tradizionali di Arzo – la piazza, le corti, il giardino e le vie – con spettacoli, incontri, musica e danze.

 

Un sentito ringraziamento a tutte le artiste, gli artisti, le spettatrici, gli spettatori e a tuttə coloro che hanno collaborato, rendendo speciale questa edizione.

 

Vi aspettiamo alla prossima edizione, dal 21 al 24 agosto 2025.

 

Nell’attesa, vi ricordiamo la possibilità di iscrivervi alla newsletter e l’importanza di associarvi, un contributo per il festival sempre più prezioso: è possibile diventare sociə del Festival versando un importo minimo di fr. 50.—, sul conto corrente postale intestato a Associazione Festival di narrazione (maggiori info).

Narrare le migrazioni

Tavola rotonda con Laura Sicignano e con Monica Morini e Bernardino Bonzani (Teatro dell’Orsa)

24.08.2024 20:30

modera Sofia Perissinotto

Adulti

Arzo - Corte dei miracoli

Narrare le migrazioni con gli occhi del teatro. Da qualche decennio la scena italiana narra la migrazione e le migrazioni; quelle avvenute, quelle sperate, quelle naufragate. Le forme, gli intenti, le domande sono molteplici, in un movimento che continua a interrogare e a esplorare. Un’impresa complessa, che agisce tra poesia e politica.

 

La regista e autrice Laura Sicignano, nel giugno del 2022, si è recata a Kakuma, l’enorme campo profughi al confine tra Sud Sudan e Kenya. Kakuma. Fishing in the desert è lo spettacolo che racconta il campo, attraverso la sua prospettiva e quella degli operatori umanitari che ha incontrato e che lì lavorano (in scena sabato 24 agosto, ore 22.00).

 

Il Teatro dell’Orsa, con la direzione di Monica Morini e Bernardino Bonzani, è una compagnia italiana attenta a raccogliere storie e a lavorare con la memoria. Tra i molti lavori legati al tema, si ricorda Argonauti (progetto MigrArti 2017 – MiBACT), uno spettacolo nato dalla collaborazione della compagnia con giovani narratori, di seconda generazione, migranti e rifugiati.

 

La tavola rotonda diventa un’importante occasione di confronto tra artisti che, da tempo e con diverse sensibilità, narrano le migrazioni. Il linguaggio della scena è, nel loro lavoro, uno strumento fondamentale per narrazioni altre del fenomeno migratorio, in linea con uno dei temi da sempre cari al Festival.

 

L’incontro è sostenuto dal programma integrazione cantonale del Dipartimento delle Istituzioni della Repubblica e Cantone Ticino